La musica come spettacolo: Elvis Presley

La musica come spettacolo: Elvis Presley

Nel moderno panorama musicale siamo ormai abituati a considerare un concerto come un vero e proprio spettacolo: basti pensare alla rassegna annuale dello Eurovision Song Contest, o tornando indietro nel tempo ad appuntamenti tipicamente estivi come lo storico Festivalbar. Parallelamente, anche i cantanti sotto questo punto di vista sono da considerare come degli showmen a tutti gli effetti: artisti come Madonna, Lady Gaga o Achille Lauro hanno sempre avuto ben presente l'importanza della componente di spettacolo in ogni contesto, dal più affollato concerto al più semplice videoclip, imbastendo delle esibizioni spesso in grado di eclissare, in termini di show, la più classica componente musicale. Sebbene gli esempi relativamente recenti potrebbero far concludere che la tendenza alla spettacolarizzazione sia comparsa nel recente passato della scena musicale, tale approccio risale in realtà ben più indietro nel tempo, con uno dei primi cantanti showman rappresentato nientemeno che da Elvis Presley.


Il cantante statunitense, nel corso della sua carriera, si è distinto sotto molteplici aspetti, ma uno fra tutti ha caratterizzato la sua intera produzione artistica: la ricerca dello spettacolo. Si tratta di un aspetto che emerge, per esempio, esaminando le sue scelte in termini di vestiario, ancora oggi riprodotto fedelmente nei periodici raduni dei fan. Oggi il Re del Rock è associato soprattutto ad alcuni dei suoi abiti particolarmente sgargianti, come le tute ricamate e i mantelli ripetutamente indossati nel corso degli anni '70, ma la sua intera carriera è stata all'insegna di stili volutamente spettacolari: dalle giacche con paillette ai pantaloni a zampa, dalle camicie hawaiane alla capigliatura con ciuffo, brillantina e basettoni, l'abbigliamento di Elvis non è mai stato banale e ha contribuito a definire la moda degli anni.


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Anche la produzione musicale, del resto, ha sempre avuto una componente non secondaria di spettacolarità, con brani i cui testi sono stati in grado di spaziare fra le più diverse tematiche. I più famosi sono ovviamente alcuni fra i brani rock più scatenati, come Jailhouse Rock e Hound Dog, capaci di creare scalpore nel pubblico tradizionalista degli anni '50. Elvis rientra anche nella cerchia di cantanti associati al poker grazie ad alcune loro canzoni, e in questo caso Viva Las Vegas e Frankie and Johnnie: nei testi dei due brani i riferimenti pokeristici sono espliciti e non fungono solo da paragone verso altre situazioni, differenziandosi in tal senso da molti altri brani paragonabili per tematiche e tono generale. Non possono poi dimenticarsi le ballate sentimentali come I Can't Help Fallin In Love, diventati in breve classici del repertorio di Elvis e ripetutamente oggetto di cover da parte di artisti successivi.  
Tali brani, insieme a tutta la sua produzione musicale, sono sempre stati eseguiti dal Re del Rock con uno stile a sua volta spettacolare fin dagli inizi della sua carriera. Iconico, in tal senso, il soprannome di The Pelivs assegnato all'artista fin dalle prime esibizioni: pubblico e critica, in assonanza al nome del cantante, intendevano in tal modo alludere ai suoi movimenti ancheggianti, visti dai più come provocatori. Se dell'abbigliamento poi si è già detto, non si può dimenticare come Elvis si associò ben presto a un vero e proprio pioniere dello showbusiness, il colonnello Tom Parker: questi fece cinicamente leva sulla vena spettacolare del cantante, divenendone manager e garantendogli apparizioni televisive e ruoli cinematografici che ne rafforzarono la fama presso il pubblico.


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Va infine rilevato come, in piena coerenza con il personaggio pubblico, anche nel privato Elvis non si fece mai mancare ostentate concessioni al suo gusto per la spettacolarità. Iconica è per esempio diventata la sua tenuta di Graceland, una villa di Memphis da lui acquistata nel 1957 e arredata con gusto stravagante in numerose zone tematiche, come la stanza allestita in modo da ricordare una giungla tropicale: oggi la villa e la circostante tenuta sono un museo dedicato alla carriera del Re del Rock, sepolto proprio nel giardino. Meritano menzione poi i due aerei privati, per anni rimasti esposti a Graceland, e le numerose auto spesso regalate a conoscenti e amici, come la Cadillac color oro venduta all'asta pochi mesi fa.


Volendo approfondire, lo scorso giugno è uscito nelle sale Elvis, pellicola dedicata al cantante, interpretato da Austin Butler, e nella quale emerge in particolare il complesso rapporto con il suo manager Tom Parker, interpretato da Tom Hanks: uno spaccato particolarmente riuscito di una star che, prima di molti, ha saputo coniugare musica e spettacolo.

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